Modders potenziano il Raspberry Pi 500 con memoria NVMe

Il nuovo Pi 500 Keyboard PC, realizzato dalla Fondazione Raspberry Pi, integra il sofisticato Raspberry Pi 5 in un design compatto a tastiera, proposto sul mercato al prezzo competitivo di 90 dollari. Nonostante il design innovativo, la mancanza di supporto per lo storage NVMe M.2 limita le potenzialità di prestazione del dispositivo, che si affida invece a una memoria microSD da 32GB di classe A2.

Ed ecco che la community di , nota per la sua inventiva, ha risposto prontamente a questa limitazione. Un appassionato anonimo del Pi 500 si è rivolto al noto sviluppatore e YouTuber Jeff Geerling, fornendo indicazioni precise per potenziarne la funzionalità. Geerling ha condiviso questi dettagli sul suo blog il 13 dicembre, descrivendo un processo che richiede l’aggiunta di piccoli condensatori alle linee PCIe collegate allo slot M.2.

“È un’operazione delicata che necessita di strumenti specifici e di competenze avanzate in saldatura.”

Dopo l’installazione dei condensatori, viene inserito lo zoccolo M.2, operazione descritta da Geerling come relativamente più semplice. Successivamente, un altro passaggio fondamentale ha incluso l’utilizzo di un’alimentazione esterna per abilitare il funzionamento del disco NVMe. Tuttavia, ulteriori sperimentazioni hanno mostrato come il drive potesse essere alimentato efficacemente direttamente dal sistema di alimentazione interno del Pi 500, eliminando la necessità di fonti esterne. Samuel Hedrick, un utente di Twitter, ha confermato il successo di questa modifica, ottenendo il pieno funzionamento dello slot M.2 utilizzando l’energia fornita internamente dal dispositivo.

Geerling nel suo blog incoraggia coloro che sono adeguatamente equipaggiati ed esperti in modifiche elettroniche di precisione a tentare il modding, fornendo una guida dettagliata per il processo. Insomma, questa avventura nel tinkering non solo mostra l’ingegnosità della community di Raspberry Pi ma sottolinea anche come il Pi 500 potrebbe veramente espandere le sue capacità e applicazioni con alcune modifiche mirate.

D’altronde, il Raspberry Pi è diventato particolarmente noto per la sua versatilità e per le sue capacità di modding, cioè la possibilità di essere modificato e potenziato dagli utenti. La sua natura open-source ha permesso a una vasta community di appassionati e sviluppatori di esplorarne le potenzialità, estendendone le funzionalità oltre le configurazioni standard.

Il Pi 500, con il suo design innovativo che integra il computer dentro una tastiera, è l’ultima di queste iniziative ingegnose. Sebbene presenti alcune limitazioni di design come la mancanza di supporto nativo per l’NVMe M.2, la community ha trovato modi per superare questi ostacoli, dimostrando ancora una volta la resilienza e la creatività che caratterizzano gli utilizzatori del Raspberry Pi.