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Pro
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Bello schermo
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Compatta e comoda da usare
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Bassa rumorosità
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Buona gestione termica
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Contro
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Prestazioni deludenti
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Autonomia limitata
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Windows 11 ha ancora molti problemi
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Il verdetto di Tom’s Hardware
Informazioni sul prodotto
Lenovo Legion Go S
Dopo il suo primo modello Legion Go (), lo scorso gennaio Lenovo ha svelato al CES 2025 la nuova Legion Go S. Nonostante il nome simile non sostituisce la sorella maggiore, ma la affianca come variante più compatta ed economica, pensata per un pubblico più ampio.
Lenovo Legion Go S punta su caratteristiche di spicco come un ampio display touchscreen da 8″ a 120 Hz, l’adozione dei nuovi processori AMD Ryzen Z2 Go (o in alternativa il collaudato Ryzen Z1 Extreme, nelle configurazioni più potenti) e una batteria da 55,5 Wh. Il dispositivo viene proposto sia in versione Windows 11 sia in versione SteamOS per chi preferisce un ambiente simile a quello di Steam Deck. Ma cos’ha da offrire la nuova handheld di Lenovo? Scopriamolo in questa recensione.
Recensione in 1 minuto
La Lenovo Legion Go S è una console portatile da gaming che si propone come versione più compatta ed economica della Legion Go originale. Con un display IPS da 8″ a 120 Hz, processori AMD Ryzen Z2 Go e una batteria da 55,5 Wh, è pensata per offrire una buona esperienza di gioco in mobilità. Il design unibody con controlli integrati migliora la maneggevolezza, anche se il peso di 740g la rende più pesante di Steam Deck e ROG Ally.
Ergonomia e costruzione sono eccellenti, con materiali solidi, controlli comodi e uno schermo di qualità, nitido e fluido, perfetto per giochi e contenuti multimediali. Tuttavia, il sistema operativo Windows 11 penalizza fortemente le prestazioni: anche con hardware superiore, Legion Go S risulta spesso più lenta di Steam Deck OLED. Problemi software, framerate instabili e una scarsa ottimizzazione rendono difficile godere dei titoli più recenti.
La batteria offre un’autonomia di 1,5-2 ore con giochi impegnativi, ma migliora con giochi leggeri. Buona invece la gestione termica: la console resta silenziosa e fresca anche sotto sforzo.
Se siete disposti a installare SteamOS (o Bazzite), può diventare un’ottima alternativa, altrimenti è meglio aspettare la versione ufficiale con SteamOS preinstallato o valutare alternative come ROG Ally o la prima Legion GO se volete a tutti i costi Windows 11.
Design e costruzione
Il design riprende lo stile unibody di soluzioni come Steam Deck o ROG Ally, abbandonando i controller staccabili tipici della prima Legion Go. La scocca è bianca e interamente in plastica, ma di ottima qualità, lontana da quella di altri prodotti che hanno un aspetto decisamente più economico. Lenovo ha fatto un ottimo lavoro con le dimensioni, contenute nonostante il grande schermo da 8 pollici, che occupa praticamente tutta l’altezza disponibile lasciando sopra e sotto bordi di un paio di millimetri.
Parliamo di 299 x 127, 6 x 22,6 mm per un peso di 740 grammi, che rendono Legion Go S più piccola e leggera dell’originale, ma più pesante di Steam Deck e ROG Ally, che si fermano rispettivamente a circa 670 e 610 grammi. L’ergonomia rimane comunque ottima, grazie anche ad accorgimenti come gli angoli arrotondati, un buon bilanciamento del peso e una struttura estremamente solida, che non scricchiola mai. Tutto questo contribuisce a un comfort che permette di giocare a lungo, senza il rischio che vi facciano male le mani.
Il fronte è dominato dallo schermo, affiancato dai controlli che siamo soliti trovare su un normale pad (gli analogici sono asimmetrici), dagli speaker e da quattro pulsanti per interagire con il dispositivo, ad esempio aprendo Legion Space o il pannello delle impostazioni rapide, da cui cambiare frequenza d’aggiornamento, risoluzione e altri parametri. Sotto l’analogico destro è presente anche un touchpad, piccolo ma molto efficace, facilissimo da usare con il pollice e preciso: inizialmente dava qualche problema, ma Lenovo deve averlo migliorato con un aggiornamento (o, forse, mi sono abituato io ad utilizzarlo). Offre anche un feedback aptico, che però ho disattivato immediatamente: l’ho trovato più fastidioso che altro, considerando che la vibrazione è continua e ininterrotta fintanto che si sposta il cursore sullo schermo.
Il retro presenta un’ampia griglia per il raffreddamento e due pulsanti personalizzabili. Qui troviamo anche una delle cicche di Legion Go S: ci sono delle leve per regolare la corsa dei dorsali, in particolare L2 e R2. È possibile scegliere tra due posizioni, una che permette di premere il pulsante più a fondo, l’altra che usa una corsa molto breve; è una soluzione che abbiamo già visto sui classici pad e che troviamo molto comoda, perché permette di adattare il comportamento dei trigger al gioco.
Nella parte superiore troviamo il tasto di accensione e quelli per regolare il volume, un jack da 3,5mm per le cuffie, due porte USB4 tipo C e la griglia da cui il raffreddamento espelle l’aria calda; sotto invece c’è solo lo slot in cui inserire la microSD.
Caratteristiche tecniche e connettività
Sotto la scocca, Lenovo Legion Go S nasconde una dotazione hardware di tutto rispetto. Il modello base (oggetto di questa recensione) monta il nuovo processore AMD Ryzen Z2 Go, APU che offre 4 core/8 thread basati sull’architettura Zen 3+, con frequenza operativa fino a 4,3 GHz in boost; il comparto grafico è affidato all’integrata Radeon 680M, dotata di 12 Compute Unit RDNA2 attive.
La dotazione di memoria sulla versione base è di 16 GB LPDDR5X saldati, con frequenza fino a 6400 MT/s) mentre per l’archiviazione il nostro esemplare monta un SSD PCIe da 1TB Micron, in formato M.2-2230, ma in commercio è reperibile una configurazione con 16GB di RAM e SSD da 512GB.
Il sistema operativo preinstallato è Windows 11 Home (64-bit) per il modello acquistabile oggi; la versione SteamOS arriverà più avanti, ma non sappiamo di preciso quando. In ogni caso, se non potete proprio aspettare sappiate che SteamOS sarà installabile anche sulla versione Windows 11.
In termini di connettività, le USB4 citate prima offrono fino a 40Gbps e sono compatibili con Power Delivery e DisplayPort 1.4, quindi possono essere usate per collegare dock esterne oppure monitor USB-C. Troviamo poi un modulo Wi-Fi 6E dual-band (2×2 MIMO) e il Bluetooth 5.3, utile per collegare controller aggiuntivi, cuffie wireless o altre periferiche.
Completano la dotazione hardware vari sensori e componenti utili, come giroscopio e accelerometro e feedback aptico integrato nei grilletti, oltre che nel touchpad. Il sistema è alimentato da un’ampia batteria da 55,5 Wh agli ioni di litio, ricaricabile tramite le porte USB-C fino a 65 watt.
Uno schermo di qualità
Non sarà un OLED, ma lo schermo della Lenovo Legion Go S è capace di dare grandi soddisfazioni. Il pannello LCD IPS da 8 pollici in formato 16:10 offre una risoluzione 1920 x 1200 pixel, per una densità di 283 PPI. Il pannello supporta un refresh rate di 120 Hz con tecnologia VRR (Variable Refresh Rate), il che significa che può sincronizzare dinamicamente la frequenza di aggiornamento ai frame renderizzati, eliminando fenomeni di tearing e migliorando la fluidità percepita nei giochi.
La luminosità di picco dichiarata è di 500 nit, un valore elevato per un LCD portatile, sufficiente a garantire buona visibilità anche in ambienti luminosi, anche se fatica un po’ all’esterno, specialmente sotto la luce diretta. Buona la riproduzione dei colori, saturi e abbastanza precisi, grazie anche a una copertura del 100% dello spazio sRGB. Manca del tutto il supporto all’HDR, ma non è un problema considerando la tipologia di dispositivo e l’uso che se ne fa.
Nel concreto, l’esperienza visiva offerta da Legion Go S è eccellente per un’handheld: lo schermo ampio e molto nitido fa risaltare i giochi, ma anche video e altri contenuti multimediali. I testi risultano ben definiti e facilmente leggibili, merito della risoluzione elevata (rispetto alle dimensioni) e la diagonale più generosa aiuta, specialmente quando si ha a che fare con Windows 11. Per darvi un’idea di quello che offre la concorrenza, Steam Deck è equipaggiata con un 7 pollici (7,4” nella versione OLED) 1280 x 800 pixel a 60 Hz, mentre ROG Ally con un 7 pollici 1920 x 1080 pixel a 120 Hz: lo schermo di Legion Go S è quindi più grande più definito, anche se non può arrivare a offrire il contrasto e i neri perfetti di un pannello OLED.
Su una diagonale del genere comunque non sfigura nemmeno il 720p, che può essere facilmente impostato dal menu rapido, accessibile con uno dei tasti a destra del display; da qui si può scegliere una risoluzione tra 1920 x 1200, 1280 x 800 e 1280 x 720 pixel. Si tratta di una scorciatoia che torna molto utile anche nei giochi, visto che la potenza di Legion Go S è comunque limitata e diversi titoli girano praticamente solo in 720p.
Prestazioni ed esperienza d’uso
Legion Go S è bella e ben costruita, ma com’è giocarci? Il Ryzen Z2 Go è più lento del vecchio Z1 Extreme, e questo si traduce in un’handheld più lenta di ROG Ally e della prima Legion GO. I primi problemi nascono quando, impostando lo stesso profilo energetico, la console è perfino più lenta di Steam Deck, quando a livello hardware, almeno in teoria, il chip è ben più performante dell’APU Zen 2 dell’handheld Valve.
Questo si traduce in una certa difficoltà a eseguire i titoli più recenti, che anche a dettagli minimi e risoluzione ridotta faticano a stare stabilmente sopra i 30 FPS, risultando di fatto molto difficili (se non impossibili) da giocare. La colpa però non è dell’hardware, ma del software: fonte primaria di questi problemi è Windows 11, che come chi è appassionato di handheld sa, è il collo di bottiglia principale di questi prodotti.
I limiti dell’OS Microsoft si vedono anche nell’esperienza d’uso al di fuori dei giochi, dove mille piccoli problemi e incongruenze non fanno che peggiorare l’usabilità e aumentare il desiderio di , in attesa che venga rilasciata la versione compatibile dell’OS Valve.
Qualche esempio? Cliccare in un campo di testo, anche con il touchpad, non fa apparire la tastiera, quindi dovrete sempre toccare con l’icona nella barra di stato. O ancora, in alcuni scenari, come il controllo dell’account utente, il tasto A non funziona come conferma e quindi è obbligatorio interagire con il touchscreen per confermare l’avvio di un programma.
A questo punto però mettiamo un attimo da parte i problemi e vediamo più nel dettaglio le prestazioni, per capire meglio di cosa stiamo parlando e quali framerate si raggiungono nei giochi.
In modalità prestazioni, quindi con un TDP di 25 watt, in Cyberpunk 2077 a 720p e profilo Steam Deck ci si ferma a circa 40 FPS, mentre titoli come Avowed e Returnal risultano appena giocabili, con un framerate medio non particolarmente stabile e che si attesta intorno ai 28 FPS medi. Altri giochi invece risultano del tutto ingiocabili, come la remastered di Horizon Zero Dawn, che non va oltre i 20 FPS. Nessun problema invece con gli indie e i titoli più leggeri, che vengono gestiti molto bene e raggiungono framerate elevati.
I guai iniziano quando confrontiamo Legion Go S con Steam Deck OLED, specialmente impostando lo stesso profilo energetico di 15 watt (la console di Valve non va oltre). Se prendiamo ad esempio Cyberpunk 2077, a parità di impostazioni Steam Deck arriva a 50 FPS medi, mentre la console Lenovo si ferma, con questo profilo energetico, a circa 30 FPS.
La differenza tra le due cambia da gioco a gioco, ma in generale a parità di TDP Steam Deck è sempre più veloce, nonostante la piattaforma hardware più vecchia. E in alcuni casi, tra cui proprio Cyberpunk 2077, Legion Go S rimane più lenta anche collegata alla presa e con il TDP portato a 40 watt.
La conclusione è che Legion Go S delude, con prestazioni ben sotto le aspettative e mediamente inferiori a quelle degli altri dispositivi sul mercato, che sono anche più economici (). Come detto però la colpa è di Windows 11 più che della piattaforma hardware, come testimoniano alcuni test con Bazzite: su Cyberpunk 2077 siamo passati da 40 FPS medi a 55, un balzo del 37% che riaccende la speranza nella versione SteamOS di questa handheld, che tra l’altro dovrebbe costare meno di quella Windows.
Considerando però questi risultati e l’ottima qualità di altri elementi chiave, come lo schermo e l’ergonomia del dispositivo, a essere bocciata è la versione Windows di Legion Go S, non il prodotto nel suo complesso: è altamente probabile che con SteamOS l’handheld rinascerà, al punto che potrebbe perfino diventare una delle migliori opzioni sul mercato.
Autonomia e rumorosità
L’autonomia operativa varia moltissimo in base all’utilizzo, ma in generale va da poche ore a un massimo di mezza giornata nei casi d’uso più blandi, malgrado la generosa batteria da 55,5 Wh. In scenari di gioco impegnativi, si arriva a circa un’ora e mezza, più raramente ci si avvicina alle due ore di autonomia; le cose peggiorando se si va in modalità turbo portando il TDP a 30 watt, al punto che in alcuni casi l’autonomia scende sotto l’ora. Con i titoli più leggeri, o con il retrogaming, l’autonomia supera abbondantemente le due ore.
La buona notizia è che c’è il supporto alla ricarica rapida, che con l’alimentatore da 65W in dotazione permette di caricare completamente la batteria in circa un’ora e mezza.
Buone notizie invece per quanto riguarda gestione termica e rumorosità. Il raffreddamento è efficace, riesce a tenere sotto controllo le temperature e rimane sempre silenzioso e fresco anche sotto stress. Il chip sfiora i 90°C nelle situazioni più impegnative, ma nonostante questo l’impugnatura e i controlli rimangono sempre freschi e la ventola non sovrasta mai gli speaker, al punto tale che potrete tranquillamente giocare con l’audio della console, senza dover per forza ricorrere a delle cuffie per eliminare il rumore.
Verdetto
Lenovo Legion Go S è un’handheld ben costruita, comoda da usare e con un ottimo schermo, ma che soffre il peso di alcune gravi criticità: le prestazioni sono al di sotto delle aspettative e vanificano il potenziale dell’alto refresh rate dello schermo, oltre a essere perfino peggiori di quelle di Steam Deck OLED. Anche l’autonomia è abbastanza scarsa, nonostante la batteria offra una buona capacità.
La buona notizia è che molti di questi problemi solo legati a Windows 11, tallone d’Achille di questo tipo di dispositivi e che non migliora nemmeno su questa Legion Go S. Questo significa che SteamOS potrebbe facilmente dare nuova vita alla console, migliorandone di netto le performance e anche l’autonomia, oltre che il rapporto qualità/prezzo: la versione SteamOS dovrebbe infatti costare meno di quella Windows 11, che attualmente .
Stando così le cose, conviene acquistare Legion Go S solamente se si ha già l’intenzione di sostituire Windows 11 con SteamOS, che dovrebbe essere disponibile ufficialmente da qui a breve; nel frattempo si può fare affidamento su Bazzite, una distribuzione che di fatto replica SteamOS e offre molti dei suoi benefici. Tuttavia, se non avete fretta vi consiglio di aspettare l’arrivo sul mercato della Legion GO S con SteamOS preinstallato, visto che come detto dovrebbe costare meno.
Se, invece, siete alla ricerca di un’handheld da usare con Windows 11, magari perché volete impiegarla anche come una sorta di mini PC collegata a una dock e un monitor esterno, allora dovreste indirizzarvi su altri prodotti: Rog Ally o la stessa Legion Go di prima generazione offrono prestazioni migliori e possono essere reperite a un prezzo molto vicino a quello di questa Legion Go S.