Adobe integra l’IA video in Premiere Pro

Adobe lancia una serie di strumenti di generazione video basati sull’intelligenza artificiale. L’azienda ha presentato il modello Firefly Video, che permette di estendere filmati esistenti e generare video da immagini statiche e prompt testuali, integrando queste funzionalità direttamente in Premiere Pro e in un’app web dedicata.

Questa mossa segna l’ingresso di Adobe nel campo dell’IA generativa per video, un settore in rapida espansione che vede la competizione di colossi come OpenAI, Meta e Google. A differenza di altre soluzioni non ancora disponibili al pubblico, gli strumenti di Adobe sono già accessibili in versione beta, seppur con alcune limitazioni.

Generative Extend in Premiere Pro

Il primo strumento, chiamato Generative Extend, è disponibile in beta per Premiere Pro. Consente di estendere l’inizio o la fine di un filmato fino a due secondi, o effettuare aggiustamenti durante la ripresa, come correggere lo sguardo o movimenti imprevisti.

Le clip possono essere generate a 720p o 1080p a 24 FPS. Lo strumento funziona anche con l’audio, estendendo effetti sonori e suoni ambientali fino a 10 secondi, ma non dialoghi o musica.

Strumenti web Text-to-Video e Image-to-Video

Adobe ha anche lanciato due strumenti di generazione video basati sul web:

  • Text-to-Video: permette di generare video partendo da descrizioni testuali, emulando vari stili come film realistici, animazione 3D e stop motion. Gli utenti possono raffinare i risultati con controlli che simulano angolazioni, movimenti e distanze della camera.
  • Image-to-Video: consente di aggiungere un’immagine di riferimento al prompt testuale per un maggiore controllo sul risultato finale. Adobe suggerisce l’uso di questa funzione per creare b-roll da immagini e fotografie o visualizzare riprese aggiuntive.

Limitazioni e caratteristiche

Attualmente, i video generati con Text-to-Video e Image-to-Video hanno una durata massima di 5 secondi, con una qualità fino a 720p a 24 fps. Il tempo di generazione è di circa 90 secondi, ma Adobe sta lavorando a una “modalità turbo” per ridurlo.

Un aspetto rilevante è l’integrazione dei Content Credentials, che permettono di incorporare informazioni sull’uso dell’IA e sui diritti di proprietà nei video creati o modificati con il modello Firefly.

Il lancio di questi strumenti avviene in un momento di grande fermento nel settore dell’IA generativa per video. Mentre concorrenti come OpenAI, Meta e Google hanno annunciato soluzioni simili, Adobe si distingue per la disponibilità immediata dei suoi strumenti, seppur in versione beta.

La sicurezza commerciale vantata da Adobe, basata sull’uso di contenuti per cui l’azienda ha ottenuto i permessi, potrebbe rappresentare un vantaggio significativo in un contesto in cui altri modelli sono sotto scrutinio per l’uso di dati potenzialmente non autorizzati.

Queste novità sono state annunciate durante la conferenza Adobe MAX, dove l’azienda ha presentato anche altre funzionalità basate sull’IA per le sue applicazioni creative. Resta da vedere quando questi strumenti usciranno dalla fase beta e come si evolveranno in termini di qualità e possibilità creative.