Apple ha aggiunto nove modelli di Mac alla sua lista di prodotti “obsoleti” e altri tre alla categoria “vintage”. Questa decisione, annunciata oggi, riguarda una serie di dispositivi rilasciati tra il 2015 e il 2018.
La classificazione come “obsoleto” significa che Apple non fornirà più parti di ricambio o servizi di riparazione per questi modelli. I dispositivi “vintage”, invece, potrebbero ancora ricevere assistenza, ma con disponibilità limitata di componenti.
Tra i Mac ora considerati obsoleti ci sono:
- MacBook Air (13 pollici, inizio 2015)
- MacBook Pro (13 e 15 pollici, 2016)
- iMac (21,5 e 27 pollici, fine 2015)
I nuovi modelli “vintage” includono il MacBook Air Retina del 2018 e due versioni del MacBook Pro del 2017-2018.
Per Apple, un prodotto diventa “obsoleto” quando non viene più distribuito da oltre 7 anni. La designazione “vintage” si applica invece ai dispositivi fuori produzione da 5-7 anni.
Gli utenti dei Mac ora classificati come obsoleti non potranno più ottenere riparazioni ufficiali Apple o presso centri autorizzati, con l’eccezione delle batterie dei laptop, riparabili fino a 10 anni dalla fine della distribuzione.
Per i possessori di Mac “vintage”, è consigliabile effettuare eventuali riparazioni necessarie il prima possibile, data la potenziale scarsità di componenti in futuro.
Questa politica di Apple mira a concentrare le risorse sui modelli più recenti, incoraggiando al contempo l’aggiornamento dell’hardware. Tuttavia, solleva anche questioni sulla longevità dei dispositivi elettronici e sul loro impatto ambientale.