L’FBI ha creato una criptovaluta fittizia per smascherare una frode finanziaria nel settore crypto. L’operazione, denominata “Token Mirrors”, ha portato all’arresto di 18 persone e al sequestro di oltre 25 milioni di dollari in criptovalute.
L’agenzia federale ha utilizzato una criptovaluta chiamata NexFundAI come esca per attirare truffatori coinvolti in schemi “pump-and-dump”. Questi schemi prevedono la manipolazione artificiale del prezzo di un asset attraverso false transazioni, per poi vendere rapidamente realizzando profitti illeciti.
È la prima volta che vengono mosse accuse penali contro società di servizi finanziari per manipolazione del mercato e “wash trading” nel settore delle criptovalute. Il “wash trading” consiste nell’effettuare compravendite fittizie dello stesso titolo per alterarne il valore percepito.
Durante l’operazione sono stati disattivati anche bot di trading responsabili di milioni di dollari di transazioni fittizie su circa 60 criptovalute diverse. L’Acting United States Attorney Joshua Levy ha commentato:
“Questi sono casi in cui una tecnologia innovativa (la criptovaluta) ha incontrato uno schema vecchio di un secolo (il pump and dump). Il messaggio di oggi è che se si fanno false dichiarazioni per ingannare gli investitori, è frode. Punto.”
Levy ha anche sottolineato l’importanza per gli investitori online di essere vigili e fare le dovute ricerche prima di avventurarsi nel “frontier digitale” delle criptovalute. La SEC ha inoltre accusato tre “market maker”, ovvero operatori che forniscono liquidità ai mercati.
Questa operazione si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso i crimini legati alle criptovalute. Nel 2024 si è registrato un record di cybercrimini crypto, con flussi di fondi rubati raddoppiati a circa 1,58 miliardi di dollari.
L’azione dell’FBI evidenzia la necessità di maggiore regolamentazione e vigilanza nel settore delle criptovalute per proteggere gli investitori da frodi e manipolazioni di mercato sempre più sofisticate.