Google denuncia Microsoft alla Commissione Europea

Google ha presentato, mercoledì scorso, una denuncia contro Microsoft alla Commissione Europea, accusando il colosso di Redmond di rendere eccessivamente costoso per i clienti cloud trasferire i propri dati da Azure ad altri provider come Google Cloud.

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Secondo Google, le condizioni di licenza cloud di Microsoft limiterebbero i clienti europei nel passaggio a piattaforme concorrenti, nonostante non vi siano ostacoli tecnici. In un post sul blog che spiega la denuncia, Google afferma che le pratiche di Microsoft hanno “danneggiato significativamente le aziende e i governi europei“, costando alle imprese europee 1 miliardo di euro all’anno, sprecando denaro dei contribuenti e soffocando la concorrenza.

Microsoft ha già risolto in modo amichevole preoccupazioni simili sollevate dai vari provider cloud europei.

AWS di Amazon guida il mercato cloud europeo, seguito da Azure di Microsoft e Google al terzo posto. Oracle, Salesforce e IBM completano la top 6 nel secondo trimestre 2024. La portavoce della Commissione Europea Lea Zuber ha confermato la ricezione della denuncia di Google, dichiarando: “La valuteremo secondo le nostre procedure standard“.

La denuncia di Google fa riferimento a un accordo raggiunto quest’estate tra Microsoft e CISPE (Cloud Infrastructure Service Providers in Europe), l’associazione di categoria dell’industria cloud europea. CISPE aveva presentato una denuncia contro Microsoft a fine 2022, accusandola di pratiche anticoncorrenziali con Azure, simili alle accuse mosse oggi da Google.

In una dichiarazione, Microsoft si è detta ottimista sul fatto che la Commissione Europea respingerà la denuncia di Google: “Microsoft ha risolto in modo amichevole preoccupazioni simili sollevate dai provider cloud europei, anche dopo che Google sperava che continuassero a litigare“. Microsoft fa riferimento a un report di Bloomberg secondo cui Google avrebbe offerto un accordo alternativo da 500 milioni di dollari per mantenere viva la denuncia antitrust.

Google afferma che Windows Server è al centro della sua denuncia, descrivendolo come “un cavallo di battaglia indispensabile in molti ambienti IT“. L’azienda sostiene che Microsoft abbia cambiato le sue pratiche dopo che il cloud computing è diventato un business più redditizio.

Secondo Google, le condizioni di licenza adottate da Microsoft nel 2019 impongono penalità finanziarie estreme” alle aziende che vogliono utilizzare il software Windows Server con concorrenti di Azure come AWS e Google Cloud. “Le dichiarazioni di Microsoft indicano che i clienti che vogliono spostare i loro carichi di lavoro su questi concorrenti dovrebbero pagare fino a cinque volte di più“, scrive Google.

Google cita una ricerca del professor Frédéric Jenny, economista francese e presidente del Comitato per la concorrenza dell’OCSE, secondo cui le pratiche di Microsoft avrebbero “sottratto ulteriori 1.010.394.489 euro all’economia europea nel 2022“.

Amit Zavery, responsabile della piattaforma di Google Cloud, ha dichiarato a CNBC che le pratiche di Microsoft bloccano i clienti su Azure, danneggiano la sicurezza informatica e limitano l’innovazione. Zavery chiede che le restrizioni di Microsoft “vengano rimosse e si permetta ai clienti di scegliere il provider cloud che ritengono migliore per loro dal punto di vista commerciale e tecnico“.