Un innovativo assistente vocale basato su Raspberry Pi 5 (Che ) e ChatGPT è stato sviluppato dal maker Suryatejadev. Il progetto utilizza l’SBC più recente di Raspberry per creare un’alternativa open source agli assistenti vocali commerciali, offrendo maggiore privacy e personalizzazione.
Il sistema funziona in modo simile ad Alexa, ma evita l’uso di server esterni per l’elaborazione dei comandi. Il Raspberry Pi 5 ascolta l’audio tramite un microfono, lo invia a ChatGPT per l’interpretazione e riproduce le risposte attraverso uno speaker.
La configurazione hardware è relativamente semplice: oltre al Raspberry Pi 5 sono necessari un microfono compatibile, uno speaker e una ventola per il raffreddamento. Il software è basato su script Python personalizzati che gestiscono l’input audio e l’interfacciamento con l’API di ChatGPT.
Una caratteristica interessante è la possibilità di utilizzare un’app per smartphone chiamata “Easy Voice Recorder” per impartire, in maniera alternativa, gli input audio. In questo caso, il Raspberry Pi e il telefono devono eseguire l’app “Syncthing” per sincronizzare l’audio.
Suryatejadev ha reso il progetto open source, condividendo il codice sorgente su GitHub. Questo permetterà ad altri maker di replicare, o modificare, il sistema secondo le proprie esigenze.
Progetti simili sono stati realizzati in passato, come TextyMcSpeechy per implementare profili vocali personalizzati, o assistenti vocali a tema come quello ispirato a Bender di Futurama. Tuttavia, questa implementazione si distingue per la sua semplicità e flessibilità.
L’utilizzo del Raspberry Pi 5 garantisce prestazioni elevate per gestire i vari componenti del progetto. La possibilità di bypassare i server, inoltre, offre enormi vantaggi in termini di privacy, rendendo il sistema molto attraente per gli utenti più attenti alla protezione dei propri dati.
Per chi fosse interessato ad approfondire o replicare il progetto, tutti i dettagli e il codice sorgente sono e sul repository GitHub dell’autore.