La CPU di OpenAI sarà fatta da Broadcom e TSMC

Secondo quanto riportato da , OpenAI ha scelto chi produrrà il suo chip IA: se ne occuperanno Broadcomm e TSMC, come vi avevamo circa un mese fa. L’azienda avrebbe creato un team di 20 ingegneri, alcuni provenienti da Google, per lavorare su processori dedicati all’intelligenza artificiale. Sarebbe invece fuori dai giochi Marvell, che nel report precedente era in lizza con Broadcomm per lo sviluppo di questi chip.

Il via alla produzione è previsto per il 2026, ma ci sono ancora alcuni nodi da risolvere, primo tra tutti la poca esperienza di Broadcomm con i processi produttivi più avanzati della fonderia taiwanese. Vedremo come evolveranno le cose, di certo è improbabile che venga usato un nodo più vecchio per queste CPU, considerando anche quanto è energivora l’IA e, di conseguenza, quanto è fondamentale l’efficienza. Nel frattempo, OpenAI ha rafforzato la propria infrastruttura Microsoft Azure con i nuovi chip AMD MI300, lanciati lo scorso anno, che affiancheranno le GPU NVIDIA già presenti.


123RF / rokastenys

Stando al report, OpenAI aveva pensato inizialmente di costruire una propria rete di fonderie, rendendosi presto conto della difficoltà della cosa e del tempo e denaro necessari per farlo. Ha quindi deciso di affidarsi a una fonderia esterna, come già fanno del resto Google, Microsoft e Amazon, che producono chip AI personalizzati ormai da qualche tempo.

La scelta di OpenAI di creare chip personalizzati è senza dubbio corretta, come testimoniano le scelte compiute in precedenza dagli altri big del settore. Si tratta di una mossa che permette di ottimizzare le prestazioni e ridurre i costi dei carichi di lavoro AI, con soluzioni create ad hoc per le proprie necessità.