L’update di MSI Afterburner potenzia le RTX 50 al massimo

Un recente aggiornamento non ufficiale per MSI Afterburner ha aperto nuovi orizzonti per gli appassionati di overclocking, consentendo agli utenti di schede grafiche GeForce RTX 50 Series di spingere i limiti della memoria al di là di quanto precedentemente permesso. Questa funzione, resa possibile dalla tenacia di Alexei ‘Unwinder’ di MSI e , è decisamente un colpo grosso, malgrado Nvidia stessa non incoraggi particolarmente l’overclock di fabbrica da parte dei suoi partner.

Non si tratta di un’azione da intraprendere con leggerezza, dato che l’overclocking comporta anche una serie di rischi, in particolare per quanto riguarda le peculiarità del controller di memoria del GPU. Tuttavia, grazie a questo aggiornamento, gli utenti delle schede RTX 50 Series potranno ora ottenere prestazioni superlative a quello che era il limite standard di 30 GT/s. Grazie alla modifica del database, velocità oltre i 32 GT/s sembrano ora alla portata senza problemi.

Lo scenario attuale delle memorie su GPU

Le memorie GDDR7 attualmente in commercio da Micron, Samsung e SK hynix sono classificate per una velocità massima di 28 GT/s, con l’eccezione di , impostata su 30 GT/s. Nonostante ciò, i chip possono gestire velocità superiori, e proprio qui il lavoro di Unwinder rappresenta una svolta fondamentale, permettendo di “sbloccare” le capacità di questi chip.

La realizzazione di Unwinder riguarda un aggiornamento specifico che prevede la sostituzione di un particolare file di database, compatibile solo con la versione 4.6.6 beta 5 build 16555 di MSI Afterburner. Non è ancora chiaro quando le funzionalità di questa modifica saranno integrate in una futura versione beta. Alcuni utenti perciò hanno preferito rivolgersi a GPU Tweak III, il software di Asus, che supporta sia le GPU AMD che Nvidia, evitando i noti bug presenti in MSI Afterburner.

A margine di tutte queste novità, risulta evidente che, nonostante continue a non essere una pratica incoraggiata da Nvidia, l’overclocking della memoria su schede grafiche con GPU sembra essere destinato a diventare sempre più diffuso, soprattutto tra quei videogiocatori che puntano a spingere le prestazioni delle loro macchine oltre i limiti standard.