NVIDIA e AMD finanziano il supercomputer per l’IA di Elon Musk

Elon Musk ha raccolto altri 6 miliardi di dollari per la sua startup dedicata all’intelligenza artificiale, xAI, portando il capitale totale a 12 miliardi e la valutazione a 50 miliardi di dollari. Il round di finanziamento ha coinvolto 97 investitori, tra cui NVIDIA, AMD, Andreessen Horowitz e Blackrock.

Questa ingente raccolta di fondi consolida la posizione di xAI come uno dei competitor emergenti più imponenti nel settore dell’IA, in diretta competizione con colossi come OpenAI e Google. Il finanziamento permetterà all’azienda di espandere il suo supercomputer Colossus, attualmente dotato di 100.000 GPU Nvidia H100, avvicinandolo all’obiettivo di arrivare a 200.000 GPU nei prossimi mesi.

xAI, al momento, genera circa 100 milioni di dollari all’anno di ricavi.

xAI sta sviluppando rapidamente la sua tecnologia, con il modello di punta Grok che alimenta già diversi strumenti sulla piattaforma X (ex Twitter), tra cui un chatbot e un generatore di immagini. A differenza di altri assistenti IA, Grok è in grado di rispondere a domande provocatorie pur mantenendo alcuni limiti su temi sensibili.

L’azienda di Musk sfrutta i dati provenienti da X e da altre sue società come Tesla e SpaceX per addestrare i suoi modelli di IA. Questo ha sollevato qualche preoccupazione tra gli azionisti di Tesla, che temono uno spostamento di risorse verso xAI.

Nonostante la rapida crescita, xAI genera ancora ricavi limitati rispetto ai principali concorrenti come Anthropic e OpenAI, che puntano a miliardi di dollari. La startup dovrà accelerare lo sviluppo per ritagliarsi una fetta maggiore di un mercato in forte espansione, che ha visto investimenti in venture capital per l’IA raggiungere i 31 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024.

Musk ha accusato OpenAI e Microsoft di pratiche anti-competitive che ostacolano i finanziamenti ad aziende alternative. Con questo round, xAI si pone come sfidante di peso nel settore dell’IA generativa, puntando a sviluppare modelli linguistici sempre più sofisticati per competere con ChatGPT e Gemini.