L’ultimo modello di Mac Mini di Apple, ora dotato di un processore M4 incredibilmente potente e un ridotto ingombro, presenta una controversa scelta di design.
Il Mac Mini di Apple ha da sempre rappresentato una significativa innovazione nel panorama dei computer desktop, combinando prestazioni elevate in un design incredibilmente compatto. Fin dal suo debutto nel gennaio del 2005, questo dispositivo ha attratto l’attenzione per la sua capacità di offrire la tecnologia Apple in una forma più accessibile e meno ingombrante rispetto ai tradizionali PC desktop.
In particolare, il design del Mac Mini ha subìto diverse evoluzioni nel corso degli anni, con Apple che ha continuamente cercato di perfezionare l’equilibrio tra dimensioni ridotte e prestazioni. Uno degli aspetti più interessanti del Mac Mini è stata la sua capacità di adattarsi alle necessità di diversi tipi di utenti, da quelli domestici a quelli professionali, persino arrivando a essere utilizzato come server grazie alla sua affidabilità e efficienza energetica.
Con l’avvento degli ultimi modelli, Apple ha spostato il pulsante di accensione in una posizione inusuale, sul fondo del dispositivo.
Greg Joswiak e John Ternus, esponenti dell’esecutivo Apple, hanno spiegato che questa scelta è stata dettata dalla necessità di ottimizzare lo spazio e che, nonostante le critiche, l’accesso al pulsante è semplice e la maggior parte degli utenti lascia il Mac Mini in modalità sleep anziché spegnerlo completamente.
In un’intervista rilasciata al content creator di Bilibili noto come ‘Film and Television Hurricane’, Joswiak e Ternus hanno sottolineato come la natura del software Apple incentivi gli utenti a prediligere la modalità sleep, cosa che assicura una riattivazione del dispositivo più veloce rispetto al riavvio completo. Questa funzionalità riduce la rilevanza della posizione del pulsante di accensione, a dispetto delle critiche.
Un altro elemento distintivo del nuovo Mac Mini è il suo design interno altamente ottimizzato. Un video di disassemblaggio ha rivelato l’aggiunta di una seconda scheda madre più piccola, dedicata ai chip Wi-Fi e Bluetooth, una soluzione necessaria per risparmiare spazio prezioso sulla scheda madre principale. Questo dettaglio evidenzia l’impegno degli ingegneri Apple nel mantenere le dimensioni del Mac Mini contenute senza comprometterne le prestazioni.
Infine, nonostante le discussione sulla posizione del pulsante di accensione, il nuovo Mac Mini ha mantenuto un prezzo competitivo. La versione base con M4, dotata di 16GB di RAM unificata e 256GB di SSD, è proposta a 729 euro.