Il 2024 segna un anno significativo per i dispositivi Windows su Arm con il lancio dei PC Copilot+ da parte di Microsoft e dei , tutti prodotti dotati del processore Qualcomm Snapdragon X Elite o Plus. Questa importante mossa è supportata dalle previsioni dell’amministratore delegato di Qualcomm, Cristiano Amon, che stima un incremento di entrate pari a 22 miliardi di dollari annui entro il 2029 grazie all’espansione dell’azienda in nuovi mercati.
Di questi 22 miliardi, circa 4 miliardi di dollari deriverebbero specificamente dai chip per PC. I processori Snapdragon sono destinati a trovare applicazione in una varietà di dispositivi come laptop, mini PC e persino desktop che avranno come sistema operativo Windows. Se Qualcomm riuscirà a realizzare questo obiettivo, il suo giro d’affari nel settore dei chip per PC si avvicinerebbe a quello della divisione Ryzen di AMD, che attualmente genera un fatturato annuo di 4-5 miliardi di dollari.
Amon le sue aspettative con un focus particolare sul potenziale di questi nuovi mercati:
“Abbiamo seguito questa traiettoria rendendoci conto che le tecnologie che abbiamo sviluppato nel corso degli anni possono essere molto importanti per una serie di settori diversi, oltre a quello della telefonia mobile“.
Questa dichiarazione di Amon fa riferimento alla decisione di Apple di passare da Intel ai propri processori per i Mac, identificandola come un’opportunità per Qualcomm di penetrare il mercato dei PC. Lo sviluppo dei chip Snapdragon X per i PC Copilot+ che eseguono Windows rappresenta una diretta risposta alla mancanza di fiducia nell’efficienza e nelle prestazioni dei chip x86 offerti da Intel e AMD.
L’entrata di Qualcomm nel mercato dei PC potrebbe non solo erodere la quota di mercato di Intel e AMD, ma anche attrarre nuovi clienti, inclusi gli utilizzatori di dispositivi mobili, verso i dispositivi Windows equipaggiati con hardware Qualcomm. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione, che potrebbe portare a una ridefinizione delle dinamiche del mercato dei processori per computer.
Questa mossa rappresenta un passo fondamentale nella transizione da una predominanza di tecnologia x86, tradizionalmente rappresentata da Intel e AMD, verso un maggior impiego di architetture Arm nei personal computer.
La storia della tecnologia dei processori è piena di svolte e innovazioni, ma pochi cambiamenti sono stati tanto significativi quanto la recente adozione crescente della tecnologia Arm nei PC. Originariamente sviluppata per ottimizzare l’efficienza energetica nei dispositivi mobili, l’architettura Arm si sta ora facendo strada nei computer desktop e laptop, promettendo un impatto notevole su prestazione ed efficienza energetica.
Il passaggio di Apple da Intel a chip Arm personalizzati nel 2020 ha segnato un punto di svolta, influenzando significativamente altre aziende nel settore a considerare alternative ai classici chip x86. Questa transizione ha dimostrato che le architetture Arm possono offrire non solo efficienza energetica ma anche prestazioni competitive, soprattutto in contesti di utilizzo intensivo come l’editing video e la programmazione.
Con il supporto di figure di spicco del settore e l’adozione da parte di grandi aziende, rimane da vedere come il mercato si adatterà all’introduzione di questi nuovi protagonisti nel campo dei processori. L’idoneità di queste tecnologie in diversi ambiti applicativi potrebbe non solo trasformare il modo in cui utilizziamo i computer oggi, ma anche stabilire nuovi standard per il futuro dell’informatica.