Un utente del forum Reddit PCMR ha ricevuto gratuitamente una presunta scheda grafica RTX 3060 cinese dall’e-commerce Temu. LudM, questo il nickname dell’utente, è in attesa degli altri componenti per assemblare il suo PC gaming e verificare l’autenticità della scheda.
Le piattaforme di e-commerce cinesi sono note per vendere GPU contraffatte a prezzi stracciati, spesso mascherando vecchi modelli come serie RTX 30 o 40. Tuttavia, in alcuni casi – esatto, solo in alcuni casi- i prodotti pubblicizzati possono essere autentici.
Le immagini pubblicate da LudM suggeriscono, infatti, che la scheda potrebbe essere genuina: un altro utente ha notato somiglianze con una Palit RTX 3060 Dual OC, inclusi il connettore di alimentazione a 8 pin e le porte video. Questi dettagli depongono a favore dell’autenticità, a differenza delle contraffazioni che spesso montano connettori obsoleti.
Alcuni commenti ipotizzano si tratti della variante mobile della , pratica non insolita per queste GPU “desktop”. Altri mettono in guardia sul possibile firmware infetto, un rischio concreto considerando la provenienza gratuita.
L’utente ha spiegato di aver ricevuto la scheda dopo aver partecipato a uno dei numerosi concorsi pubblicizzati da Temu, che promettevano prodotti costosi a prezzi irrisori o gratis. Dopo alcune verifiche sulla legittimità di queste promozioni, LudM ha deciso di tentare la fortuna.
Sebbene la storia possa sembrare allettante, è fondamentale usare cautela con hardware di origine incerta. Il nostro consiglio rimane sempre quello di acquistare da rivenditori autorizzati per evitare rischi legati a contraffazioni o componenti potenzialmente dannosi per il sistema. La verifica dell’autenticità e delle prestazioni della GPU, una volta assemblato il PC, sarà cruciale per valutare l’effettiva bontà di questa vincita inaspettata.
D’altronde, il mercato delle GPU è cresciuto enormemente negli ultimi decenni, attirando purtroppo anche l’attenzione di contraffattori. La pratica di vendere GPU falsificate o modificate non è nuova, ma ha visto un’impennata con l’avvento dell’e-commerce globale e la crescente domanda di componenti per il mining di criptovalute.
Un fenomeno curioso legato alle GPU contraffatte è quello delle “GPU zombie”: schede grafiche vecchie o difettose che vengono riprogrammate per farle apparire come modelli più recenti. Questa pratica, diffusa soprattutto in Cina, ha portato alla creazione di un vero e proprio mercato nero delle GPU.