Una serie di segnalazioni su Reddit ha sollevato preoccupazioni riguardo temperature eccezionalmente elevate riscontrate nella motherboard di Gigabyte. Gli utenti hanno documentato valori che superano i 100 gradi Celsius, una soglia critica che ha spinto alcuni possessori a investigare personalmente il problema.
Lo smontaggio delle componenti ha rivelato un difetto apparentemente semplice ma dalle conseguenze potenzialmente serie: uno scarso contatto termico tra il dissipatore e uno dei due chipset Promontory 21 installati in configurazione a cascata sulla scheda madre.
Anatomia di un surriscaldamento imprevisto
L’architettura delle schede madri X870E di AMD prevede l’utilizzo di due chipset Promontory 21 collegati in serie, seguendo lo stesso approccio progettuale della precedente generazione X670E. Questo design caratterizza i modelli di punta delle serie 800 e 600, dove entrambi i chipset diventano visibili una volta rimosso il dissipatore di calore. Sebbene funzionalmente simili, i due componenti presentano configurazioni differenti e i software di monitoraggio come HWiNFO riportano letture di temperatura distinte per ciascuno.
L’utente Reddit u/Xabiro ha documentato il problema condividendo uno screenshot di HWiNFO che mostrava il secondo chipset della sua Gigabyte X870E Aorus Xtreme raggiungere quasi 110 gradi Celsius, nonostante il sistema, equipaggiato con un processore Ryzen 9 9950X3D, non fosse sottoposto a carichi di lavoro particolarmente intensi. Altri utenti nella sezione commenti hanno confermato di riscontrare anomalie simili.
La radice del problema
Deciso a identificare la causa del surriscaldamento, u/Xabiro ha proceduto a smontare il dissipatore che copre entrambi i chipset. La scoperta è stata rivelatrice: uno dei due chipset non stabiliva alcun contatto con la superficie del dissipatore. La pasta termica applicata in fabbrica sulla superficie di contatto destra non mostrava segni di deformazione, come se non fosse mai stata pressata contro il chipset, che appariva completamente asciutto.
Dopo aver applicato personalmente una quantità adeguata di pasta termica per eliminare qualsiasi spazio tra le due superfici, l’utente ha registrato un immediato miglioramento, con temperature che sono scese a un più ragionevole 71 gradi Celsius. L’aggiunta successiva di un pad termico in combinazione con la pasta ha ulteriormente ridotto la temperatura a 64 gradi, dimostrando chiaramente l’origine del problema.
Possibili cause strutturali
In un’ironica coincidenza temporale, pochi giorni dopo aver criticato il sistema di rilascio rapido delle GPU di Asus, Gigabyte potrebbe trovarsi a fronteggiare critiche per un proprio difetto di progettazione. Una teoria emergente suggerisce che il meccanismo a leva di rilascio rapido della scheda madre potrebbe essere la radice del problema. Questo componente, posizionato sotto il dissipatore, potrebbe causare una leggera elevazione verticale, compromettendo il contatto tra chipset e dissipatore e provocando così le temperature elevate osservate.
Quando si investe in una scheda madre premium di fascia alta, i consumatori si aspettano legittimamente che il prodotto abbia superato rigorosi test di convalida prima della commercializzazione. Tuttavia, basandosi sul numero limitato di segnalazioni finora raccolte, è prematuro trarre conclusioni definitive sulla portata del problema. Ciononostante, il fatto che più utenti abbiano riportato sintomi identici suggerisce che non si tratti di un caso isolato.
Implicazioni per i possessori e per il mercato
Se il difetto dovesse rivelarsi limitato a un disallineamento nella fase di assemblaggio, potrebbe riguardare solo un numero ristretto di unità. Una problematica più profondamente radicata nella progettazione richiederebbe invece interventi più complessi da parte di Gigabyte. Per i possessori attuali della X870E Aorus Extreme AI TOP che riscontrano temperature anomale, la soluzione potrebbe richiedere l’apertura della scheda e l’applicazione manuale di pasta termica, un’operazione che tuttavia potrebbe invalidare la garanzia.
Il surriscaldamento dei chipset, seppur non immediatamente catastrofico come quello di un processore o di una GPU, può nel tempo ridurre l’affidabilità del sistema e potenzialmente portare a malfunzionamenti delle periferiche o dell’intero computer.